La carbossiterapia è un trattamento ambulatoriale: l’anidride carbonica viene iniettata sotto pelle attraverso una speciale macchina certificata. I l trattamento deve essere eseguito da personale medico esperto.

Dal punto di vista funzionale , agisce in ambito vascolare, dall’insufficienza venosa degli arti inferiori – le cosiddette “gambe pesanti” – fino a pazienti con ulcere di origine vascolare. Poi c’è un impiego estetico per il trattamento delle adiposità localizzate (i “cuscinetti”) e degli inestetismi cutanei legati alla cosiddetta “cellulite” (cute lassa, smagliature, buccia d’arancia). Agisce, inoltre, sull’elasticità della pelle e sulla bio-rivitalizzazione del viso, in altre parole l’effetto “anti-age”.

La sua efficacia è legata a una imponente riattivazione del microcircolo (per compensare la presenza dell’anidride carbonica l’organismo provvede ad aumentare l’ossigenazione locale inviando più “sangue”, cioè stimolando la circolazione locale), e all’effetto lipoclasico (liberazione di grassi da parte delle cellule adipose e quindi riduzione del pannicolo adiposo). Inoltre la insufflazione di anidride carbonica, scollando parzialmente i tessuti promuove il rimaneggiamento del collagene dermico e sottocutaneo, migliorando il tono cutaneo. Il trattamento va fatto a cicli; ogni ciclo comprende, di solito, 6 /10 sedute a cadenza più o meno settimanale. Di fronte a problematiche croniche i cicli vanno ripetuti una o due volte l’anno.

Attualmente è da considerarsi una delle terapie esistenti più efficaci nel trattamento della “cellulite”.